Il Tribunale di Trieste, in un caso di recentissima soluzione, ha riconosciuto ad un padre, assistito dalla sottoscritta, il diritto di vedere e tenere con sé il figlio di soli due anni applicando, in modo assolutamente simmetrico, un regime di collocamento paritario, considerato dal Giudice corrispondente all'interesse superiore del minore.
In altri termini il Tribunale, accogliendo la richiesta di modifica del padre dell'allora regime di gestione del minore, consolidato nelle more dell'instaurazione del giudizio, ha ritenuto di disporre il collocamento alternato settimanale a rotazione annuale, imponendo altresì che nei periodi di permanenza presso uno dei genitori, all'altro dovesse essere garantito quantomeno un contatto telefonico in una fascia oraria predeterminata.
E ciò, addirittura, non disponendo a carico del padre alcun assegno di mantenimento per il minore, benché vi fosse una significativa discrasia economica tra le parti.
Non si nega l'importanza di una simile statuizione che, come in pochi altri casi, riconoscendo la pari importanza del ruolo di entrambi i genitori, rappresenta un chiaro ed effettivo esempio di corretta applicazione del principio della bigenitorialità.
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