Divorzio Italia-USA: qual è lo Stato chiamato a pronunciarsi?
- Giorgia Persoglia
- 19 apr 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 4 giu 2024
Il caso in esame vedeva una coppia, formata da un cittadino italiano ed una cittadina americana, sposata con rito civile in Italia che, venuta meno l'affectio coniugalis, decideva di separarsi consensualmente innanzi al foro Goriziano competente. Una volta pronunciata la separazione, però, la moglie - con il consenso del marito - si trasferiva insieme ai figli minori negli Stati Uniti d'America ove, a tutt'oggi, risiedono.
Spirato il termine previsto dalla legge, i coniugi, volendo ottenere la pronuncia di divorzio e la regolamentazione in punto affidamento/mantenimento dei figli minori, conferivano mandato alla sottoscritta che, nell'esaminare le peculiarità del caso di specie, proponeva che la causa venisse regolamentata secondo il diritto italiano.
Ed infatti il Tribunale di Gorizia, in accoglimento, riconosceva la corretta applicazione della legge n. 218/1995 che (a) in forza dell'art. 32, stante la celebrazione in Italia del matrimonio, nonché la residenza abituale del marito in provincia di Gorizia, pronunciava lo scioglimento degli effettivi civili del matrimonio e (b) ai sensi dell'art. 37, in deroga al principio di prossimità, regolamentava altresì anche i rapporti genitori-figli, tanto in punto di affidamento, quanto circa l'obbligo di mantenimento posto a carico del padre, e ciò nonostante i minori fossero oramai stabilmente residenti negli USA.

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